QUESTO LIBRO RIPRENDE esplicitamente il fenomeno puro e diretto, senza trucco o tende arancioni. Si tratta di porre fine alla dipendenza dall'esistenza stessa, e nessun monaco che si definisce buddista le parlerà di questo, perché non è un buon affare per loro. 
L'insegnamento di ciò che libera non genera alcun beneficio per chi lo impartisce, quindi si consideri molto fortunato ad avere l'opportunità di ricevere l'insegnamento come estensione di una grande misericordia. 
Il processo è interamente mistico, ossia un'esperienza personale e non trasferibile, che può essere condivisa solo attraverso approssimazioni concettuali tra coloro che l'hanno vissuta. 
Si tratta di un processo che purifica e trasforma allo stesso tempo, concentrandosi sulla fine del dominio del sistema limbico e del suo sistema di ricompensa neuronale, responsabili di dare e togliere il piacere, la felicità e la gioia per i quali l'essere umano, agganciato come un tossicodipendente alla sua droga, è disposto a sacrificare, soffrire e commettere ogni tipo di stupidità e atrocità per una misera ricompensa cerebrale che durerà solo poco tempo e dovrà essere sostituita prima o poi. 
Questo cambiamento radicale porta a una trasformazione etica, per cui si smette di agire per brama, avversione o ignoranza. 
Il controllo e la saturazione dei neurotrasmettitori si ottengono attraverso stati alterati di coscienza autoindotti, in cui l'osservatore scompare per entrare in altre sfere, piani e dimensioni prima sconosciute, poi familiari, infine aborrite, e interagire con gli esseri che vi abitano; questo esercizio è il jhānas, e l'esperienza ottenuta interagendo con varie entità è la gnosi. 
La fine del sistema di ricompensa consiste in un intenso esercizio di concentrazione che produce una grande scarica di serotonina, che termina con la stessa felicità; dopo questo esercizio non si può più tornare indietro, è ciò che viene chiamato "Entrata nella corrente". 
Con il jhānas come mezzo e il "Flusso d'Ingresso" come punto di partenza, qualsiasi individuo che raggiunge questo punto è condizionato a terminare l'esistenza. L'esperienza che viene acquisita in questo intero processo, che è costellato di benedizioni da tutti i lati, è ciò che possiamo considerare come Saggezza. 
Avete davanti a voi, quindi, la realtà che viene esposta nel modo più concreto e intimo possibile, toccando le fibre sensibili e spiegando chiaramente l'origine della sofferenza, la sua cessazione e la via per la sua cessazione, che non è altro che l'uscita dal Condizionato, cioè dall'Incondizionato. 
Non è per farle piacere, ma per vedere se si sveglierà già.